Online e nei negozi fisici sono disponibili centinaia di set di cacciaviti che differiscono per qualità, quantità di pezzi, modelli presenti all’interno del kit e altre caratteristiche; sceglierne uno non è affatto semplice. Allo stesso tempo, ogni singolo strumento ha i propri vantaggi e svantaggi che dipendono in gran parte dal tipo di lavoro che ci si appresta a svolgere.
Alcuni cacciaviti sono ottimi per lavorare sulle carrozzerie di automobili e moto, ad esempio, ma risulterebbero inutili per chi deve fare lavori di fino su componenti elettrici o elettronici. Scegliere il cacciavite giusto è indispensabile per evitare danneggiamenti.
In questo articolo parliamo dei criteri di base per la scelta di un set di cacciaviti e capiamo come scegliere gli strumenti più adatti a seconda dei compiti che si devono svolgere.
La prima regola per scegliere un set di cacciaviti
Diciamoci la verità: in un certo senso, tutti i cacciaviti possono essere ritenuti “universali” nel senso che, in un modo o nell’altro, possono essere usati per avvitare o svitare viti e altri elementi di fissaggio che presentano un’impronta sulla testa.
Allo stesso tempo, però, per ogni tipo di lavoro e di vite esiste un cacciavite ideale che, quando scelto correttamente, rende il lavoro veloce, semplice ed efficiente. Di conseguenza, la prima regola da tenere in considerazione quando si sceglie un set di cacciaviti su siti come RS o in negozio, è pensare al tipo di lavoro che si svolge più spesso e a come gli strumenti presenti nel set riescono a svolgerlo.
Tipi di cacciaviti all’interno dei set
I cacciaviti in assoluto più semplici, convenienti e universali sono quelli a stessa (a quattro punte) e quelli piatti. Non ha funzionalità aggiuntive né particolari specializzazioni, ma possono essere usati per lavori domestici e professionali. Il cacciavite a cricchetto, al contrario, può sostituire un intero set di cacciaviti. Si tratta di uno strumento che presenta una serie di punte (dette “bit”) che possono essere cambiate a seconda del tipo di lavoro che si svolge.
Esistono cacciaviti speciali per lavorare sui circuiti e gli impianti elettrici; questi presentano un isolamento della maniglia e dell’asta che protegge la persona dalle scosse elettriche. Questi strumenti sono adatti per lavori elettrici, riparazioni di elettrodomestici e rete elettrica. I cacciaviti di precisione, invece, presentano una punta molto fine che li rende ideali per lavorare su orologi, smartphone e computer e altri piccoli elementi di fissaggio.
In alcuni set di cacciaviti si trova anche il cacciavite a percussione: uno strumento rinforzato per lavorare con elementi di fissaggio complessi, ad esempio quelli bloccati da ruggine, vernice, o danneggiati. Nei cacciaviti a percussione, la punta passa attraverso la maniglia e termina con una sorta di cappello, che può essere battuto con un martello.
Tipi di punte nei set di cacciaviti
I cacciaviti con punta piatta sono i più comuni nonché i primi ad essere stati creati in quanto quasi tutti gli elementi di fissaggio presentavano un’impronta a forma di linea orizzontale. Questi cacciaviti, però, tendono a scivolare spesso e a danneggiare la testa della vite.
Proprio per questo motivo, i produttori di elementi di fissaggio sono passati all’impronta a stella (quella a forma di croce) che richiede meno sforzo durante il funzionamento, in quanto fornisce una connessione affidabile che aumenta la coppia. Cacciaviti del genere permettono di lavorare bene su legno, packaging e imballaggi, ma anche sui dispositivi più comuni.
Il profilo Torx a forma di stella a cinque punte è molto comune su elettrodomestici, automobili ed elettronica; quindi, i set di cacciaviti con queste punte sono popolari tra gli artigiani e nei centri di assistenza. Il profilo Hex, invece, è un analogo di quello a croce, ma permette di applicare una forza di circa 10 volte maggiore rispetto agli strumenti convenzionali. Cacciaviti con un profilo simile sono usati spesso dagli elettricisti.
Redazione
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