Sia l’offerta di prodotti che il packaging determinano il successo di un brand. Che si tratti della scatola per le scarpe, dell’astuccio del make-up glamour, o della confezione di pasta trafilata al bronzo, gli imballi dei prodotti e il loro design fanno la differenza.
Sostanzialmente il packaging di un brand ne racconta la storia, comunicando attraverso un’esperienza multisensoriale (vista, gusto, udito ecc.). Tutti questi dettagli aiutano a capire come si posiziona il prodotto, a cosa serve, a chi è indirizzato e, forse soprattutto, se dovremmo acquistarlo o meno.
3 Domande da porsi sul packaging per un brand
Indice dei contenuti
Ci sono tre domande a cui rispondere prima di iniziare a progettare il packaging per un brand:
- Di che tipo di prodotto si tratta?
- Qual è il pubblico di riferimento?
- Quali sono i punti di contatto con gli acquirenti?
Analizziamo questi interrogativi più da vicino.
Tipo di prodotto
Può sembrare banale ma vendere abbigliamento, accessori, cibo, farmaci ecc. implica necessità di presentazione del brand, protezione del contenuto, stoccaggio dei pack e trasporto completamente diversi.
Pubblico target
Il prodotto è destinato all’uso da parte di adulti o bambini? A quali categorie di utenti si rivolge il brand? Il packaging deve essere essenziale oppure premium ed esclusivo?
Canale di vendita
Il prodotto si potrà acquistare nei negozi fisici o negli store online? Ci sono altri canali di vendita? Se un articolo viene posizionato a scaffale in concorrenza con altri, il packaging dovrà essere differenziante e il brand memorabile. I prodotti venduti online dovranno avere delle confezioni solide e protettive, con inserti appositi e senza spazi vuoti, in modo da non danneggiarsi nel corso della spedizione.
Una volta risposto a questi quesiti fondamentali, si passa ai tratti distintivi del brand da trasferire sul packaging.
Colori
Per il packaging di un brand è indispensabile rispettare la corretta palette di colori. Se disponi già dei codici CMYK o Pantone, riportali fedelmente poiché sono specifici per la stampa.
Caratteri tipografici
Assicurati di scegliere i caratteri corretti, incluse le istruzioni su come riportarli sul packaging (ad es. crenatura e spessore del carattere) ed eventuali immagini distintive del brand.
Logo
Un brand si distingue soprattutto per il logo. Assicurati di avere i file vettoriali pronti da incorporare nel packaging design. Lo stesso dicasi per illustrazioni e immagini proprietarie.
Dopo essersi fatti un’idea di massima sul packaging design per quel brand, bisogna smarcare tre punti cruciali:
1. Modello
Che forma deve avere il packaging? Ovviamente la scelta varia in funzione delle dimensioni e le fattezze dell’oggetto. Nella sterminata libreria di Packly troverai una selezione di modelli e misure personalizzabili con miliardi di combinazioni per ogni brand.
2. Materiale
A seconda del prodotto da inscatolare, si può optare per il cartoncino teso, ondulato (materiale più robusto specifico per le spedizioni) oppure il politenato, un cartoncino resistente al grasso e all’umidità.
3. Prototipazione e A/B test
Il packaging differenzia il tuo brand da quello dei concorrenti e ne comunica i valori caratterizzanti a chiunque vi entri in contatto. Grazie ad un’operazione di A/B test potrai adattare il packaging design alle esigenze e le aspettative delle persone che verosimilmente lo acquisteranno. Realizza diversi prototipi (ti consigliamo di stare sulle 3 o 4 versioni). Sottoponili al giudizio del pubblico di riferimento e raccogli dati qualitativi e quantitativi sulle preferenze espresse. Solo così sarai sicuro di fare la scelta di packaging vincente per massimizzare il successo del tuo brand.
